BAROLO DOCG UNOPERUNO
Denominazione: Barolo docg
Vitigno: Nebbiolo
Zona di produzione: La Morra
Bottiglie prodotte: 1.200
Età media: dal vingeto Arborina, parcella pianata nel 1948 da nonno Giovanni
Tipo di terreno: marne argillo - sabbiose
Esposizione: sud, sud-est
Vinificazione: con questo nuovo progetto, dove abbiamo sgranato a mano ogni singolo acino (da qui il nome “unoperuno”) siamo alla ricerca della purezza del frutto e del tannino del nebbiolo. Solo gli acini migliori, nessun raspo o pezzo di foglia o legno è stato inlcuso nella macerazione
Colore: rosso rubino leggero con riflessi granato
Sapore: delicato, elegante con un finale di rosa e fiori
Profumo: note fruttate e floreali
LA STORIA DEL BAROLO UNOPERUNO
La prima annata di Barolo Unoperuno è il 2010, nata quasi come un gioco, come una scommessa in famiglia.
Nella primavera del 2010 ad un pranzo di famiglia Elio servì una bottiglia di Larigi (barbera) 1986, notoriamente non una grande annata a causa di grandine e pioggia e un vino che raramente avevamo bevuto a causa delle pochissime bottiglie rimaste nell’ archivio di famiglia, con sorpresa però il vino ci stupì.
Questa grande bottiglia di Larigi 1986 nacque perché Elio, in un'annata molto difficile in cui la maggior parte delle uve fu danneggiata dalla grandine e dalla pioggia, decise di diraspare a mano per estrarre solo i pochi acini sani rimasti, nacquero così 2 barrique / 600 bts .
La vendemmia 2010 arrivò con quasi un ciclo vegetativo quasi perfetto ed un’ uva più bella che mai così pensammo: perché non provare e diraspare a mano gli acini del Nebbiolo? e perché non iniziare con Arborina il nostro storico vigneto di famiglia?
L'idea di fondo del progetto è quella di massimizzare la purezza del frutto nella macerazione, assicurandosi che non ci siano steli, piccioli, foglie, acini danneggiati, insetti indesiderati o qualsiasi parte estranea al frutto.
Il nebbiolo è molto difficile da diraspare alla perfezione perché i raspi e i piccioli sono naturalmente fragili e per quanto la macchina pigia-diraspatrice sia tecnologica e costosa, non è mai precisa come il lavoro manuale di un uomo.
Da qui la prima annata: 26 giorni di lavoro ad intermittenza tra le già normali 20 ore lavoro giornaliero che si fanno durante la vendemmia, è così che sono nate le prime 3 barrique / 900 bts. l 2010 non è mai stato venduto ed è stata la nostra prima prova.
Il nome è finalmente nato con la prima uscita ufficiale nel 2011: UNOPERUNO, nessun altro nome migliore spiegherebbe il lavoro dietro, un lavoro d'amore scrupoloso e che richiede tempo ed attenzione, un’ operazione che non è mai stato fatto prima d’ ora a Barolo .