Champagne – Côte de Blancs SALON LE MESNIL-SUR-OGER 2006
All’origine del mito c’è un uomo. Alla fine del secolo scorso, Eugène-Aimé Salon, figlio di carradori della Champagne, senza mai rompere i legami con la sua terra d’origine, sceglie l’avventura e parte alla volta di Parigi per intraprendere un’attività nella conciatura di pellicce. Eugène trova immediatamente la sua strada, imponendosi e prendendo in mano il suo destino e quello della sua attività, sviluppandola, e diventando un personaggio di spicco nella brillante Parigi agli albori del secolo nuovo. Attivo e intelligente, Aimé, ama la vita, i piaceri, le cose migliori ed il miglior champagne, ecco,
questo sogna. Sogna il più buono champagne che possa essere prodotto, un vino singolare, tutto per lui, uno champagne unico. I legami con la regione che gli hadato i natali sono rimasti vivi: suo
cognato, chef de cave, lo consiglia. Occorre comprare la terra e lui sceglie il suo territorio, la Côte de Blancs, il cru migliore, quello di Mesnil-sur-Oger, e la parcella più prestigiosa, quella sopra la hiesa, dove l’equilibrio tra zucchero e acidità è perfetto. La sua visione è precisa: produrrà per sé, per il suo consumopersonale, uno champagne senza assemblaggi. La prima uscita è con il millesimo
1905 nel 1911 (anche se la Maison trova la sua data ufficiale di creazione nel 1920), per soddisfare un entourage di amici e di appassionati immediatamente in crescita. Salon, si diffonde negli ambienti più ricercati: il Maxim’s degli anni d’oro, lo nominerà Champagne della casa. A partire dal grande millesimo 1928, che sancisce la consacrazione di Salon, l’esigenza è rimasta la stessa:
solo le annate eccezionali sono destinate ad essere vinificate e commercializzate, in una tiratura che continua ad essere limitatissima.
Un Salon “romantico”, in tutta la sua bellezza, in tutta la ricchezza del suo colore dorato. Misterioso Salon 2006: un inno alla vita, un inno alla gioia e all’attesa. Salon 2006, tutto è da conquistare.
Salon 2006, uno sguardo al futuro, un vino sospeso nel tempo. Salon 2006 è squisitamente intenso, è oggettivazione di passione e romanticismo. Nonostante siano trascorsi undici anni di lento invecchiamento, nel silenzio e nella frescura delle cantine a Mesnil sur Oger, questo Champagne si presenta al debutto con l’irruenza, il vigore e lo slancio, tipici della gioventù. L’andamento climatico dell’annata 2006 ha permesso la raccolta di uve dalla perfetta maturazione e l’ottenimento di mosti dal magnifico tenore zuccherino e dall’equilibrata acidità. La resa? Non troppa nè troppo poca. Il risultato? Un grande Salon, promettente e potenzialmente longevo. Degustare Salon 2006 è un’avventura, bisogna penetrare il mistero e non essere impazienti. Una volta stappato bisogna oncedergli il giusto tempo, lasciarlo ossigenare, lasciare che si distenda senza fretta. Solo in un secondo momento possiamo passare all’esame visivo: il colore è oro tenue, con riflessi verdi; il perlage, finissimo, sale regolare, verticalmente, e fa da volano ad aromi invoglianti, tipici. Nel bicchiere, inizialmente, percepiamo note floreali, tocchi agrumati, lievi e fragranti sfumature tostate. In seconda battuta emergono note autunnali: ricordi di nocciole fresche, di praline, di albicocche appassite e frutti gialli maturi. Uno Champagne “romantico” capace di nascondere una doppia anima: la reschezza espressiva della gioventù, la solidità dell’esperienza. È proprio in quest’ambivalenza che risiede il suo fascino, il suo mistero. Salon 2006 è un vino che sa essere generoso e raffinato, leggero ma deciso. Anche il palato racconta un incedere non univoco, sfaccettato: la struttura è impeccabile, è rotondo e deciso, bilanciato dal punto di vista delle freschezza. Salon 2006 lascia presagire una conservazione che può sfiorare il trentennio.