Il venti per cento dell’uva è raccolta preventivamente, depositata in cassette e fatta poi appassire all’ombra di una vecchia casa fresca e ventilata. Fermentazione in acciaio. Maturazione per tre anni in botte grande e poi affinamento in boccia per un altro anno. Tenore alcolico di quattordici e mezzo.
Veste cromatica già molto scura, punteggiata da qualche lampo purpureo sui bordi. Pregnanza olfattiva intensa, coinvolgente ed ammaliante. Eterei aromi fruttati di rosso e di nero accalappiano le narici, tenendole in ostaggio e costringendole a respirare profumi inebrianti. Alla rinfusa si sprigionano poi parvenze di fiori selvatici, di carrube, di goudron, di fumé, di tostato, di spezie, di menta, di tartufo e di minerali. L’attacco in bocca è subito segnato da una botta di calore, contrastata da una lama di fresca acidità. Sorso maestoso e monumentale; portamento austero; carattere temperamentale; matrice artigianale; appeal intrigante; accelerazione palatale rotonda, armonica, equilibrata, morbida, scattante, sostanziosa e sontuosa. Legno calibrato e modulato. Impalcatura tannica ruggente e incisiva. Sviluppo sanguigno e irradiante. Incedere finale persistente, complesso ed edonistico. Grande vino, quasi “amaroneggiante”, che si lascia bere con gusto. Tra qualche anno sarà ancora meglio. Da preferire su piatti solidi della tradizione campana.