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Every year since 1988, the well-known American magazine Wine Spectator has published a list of the world's best 100 wines selected from the thousands of wines reviewed over the course of the year by its editors. Within the list you can find a great variety of labels, not only established regions but also emerging ones that are trying to explore new avenues. The priority selection criteria are quality, value and availability. These are applied each year to the best wines selected with a score of 90 points or more on a scale of up to 100. The well-known magazine also points out each time that the list of the best 100 wines in the world is not a wishlist but a guide to wineries to be monitored carefully and a reference point for producers.
Germano, Italia 08 Dec 2023, 10:01
La classifica di Wine Spectator è paragonabile alla valutazione in una cesta di frutti vari, in cui tra mele, pere e arance, kiwi, mandarini, noci, ecc., in cui si voglia stabilire quali sono i frutti migliori indipendentemente dalle differenze di tipologia. Infatti la classifica non tiene conto della tipologia del vino. E’ correttamente eseguibile una valutazione comparativa tra prodotti nell’ambito della stessa tipologia (ad es., è correttamente ammissibile un confronto tra vari Brunello di Montalcino, tra vari Bordeaux, tra vari Pinot Noir della California, ecc.). Le associazioni di sommelier valutano i vini considerando tipologia, modello e categoria e realizzano un punteggio fondato su parametri obiettivi ben definiti e complessi, astenendosi da influenze personali. Wine Spectator, invece, dichiara esplicitamente che la valutazione è fondata sulla qualità (senza precisare rigorosi criteri), il valore (in base al prezzo!), la reperibilità nel mercato USA e rilevanza e storia dei vini (in base a quali criteri?): “ … evaluated for quality (based on score), value (based on price), availability (cases either made or imported into the U.S.) and most importantly, the relevance and back story of the wines—what we call the X-factor …”. La considerazione che sembra sintetizzare la valutazione fatta da Wine Spectator è il riconoscimento da parte dei redattori (quali qualifiche hanno nella valutazione del vino?) che i vini premiati sono i vini più entusiasmanti (“… the most exciting wines …”), criterio inevitabilmente molto influenzato dalla soggettività e dalle preferenze individuali.
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