Picolit Colli Orientali del Friuli DOCG
E' il vino più nobile del Friuli.
Le sue origini sono ancora avvolte nel mistero, ed è solo dal 1750, che grazie agli scritti del conte Fabio Asquini, possiamo avere una documentazione precisa del "nettare prodotto dagli sparuti acini del grappolo".
La particolarità di questo curioso e delicato vitigno è infatti la parziale fecondazione del fiore, il che determina la crescita di pochissimi e concentratissimi acini per ogni grappolo.
Vino complesso, dal colore oro antico, armonizza sensazioni dolci e acidule, sprigionando un avvolgente profumo di frutta candita, vaniglia e fiori di campo. Storicamente vino della grande nobiltà europea, è considerato "vino da meditazione" di gran prestigio.
Vitigno: |
Picolit |
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Denominazione: |
Colli Orientali del Friuli |
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Designazione: |
Denominazione d'Origine Controllata e Garantita |
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Area di produzione: |
Rosazzo |
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Tipo di terreno: |
flysch di marne e arenarie di origine eocenica |
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Varietà d'uva: |
Picolit |
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Sistema d'allevamento: |
Guyot |
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Metodi di difesa: |
Lotta integrata antiparassitaria a basso impatto ambientale |
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Epoca di vendemmia: |
Scalare, a partire da fine ottobre |
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Modalità di raccolta: |
Manuale e differenziata secondo maturazione, con passaggi bisettimanali |
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Vinificazione: |
L'uva appassita viene delicatamente diraspata. Successivamente viene pressata in modo soffice ed il mosto ottenuto viene chiarificato tramite decantazione. Il mosto così ottenuto fermenta a temperatura controllata in piccole botti di rovere francese. |
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Affinamento: |
A fine fermentazione il vino viene mantenuto sui lieviti, in piccole botti di rovere, per un periodo di almeno 18 mesi. Il vino imbottigliato è stato affinato in locali termocondizionati per circa 18 mesi. |
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Note sensoriali: |
Colore: giallo oro intenso
Profumo: molto complesso, accattivante e dalle sensazioni dolci che evolvono nel tempo. Fiori di calla, di rosa bianca, zenzero, dattero, confettura di mela cotogna, zuppa inglese, uva sultanina, fichi secchi, mandarino, nashi, ciliegia bianca. Nel calice, durante l'assaggio, si evidenziano spiccate percezioni sensoriali derivate dall'infavatura.
Gusto: ricco, pieno, appagante e persistente. All'attacco, che ricorda il gusto del favo, si amalgamano sensazioni fruttate di albicocca sciroppata e pesca gialla, cremose di panna e crème brûlée che sfumano in un'elegante sapidità ed un retrogusto di gelato alla vaniglia.
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Abbinamenti: |
Superbo come vino "da meditazione". Partner ideale di formaggi saporiti, piccanti ed erborinati. Perfetto anche con la pasticceria secca. Eccellente con il foie gras. |
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Temperatura di servizio: |
12 - 14 °C |
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