Rosbatù 2019 IGT Vigneti delle Dolomiti Corvée
La musicalità delle Dolomiti Rosbatù è la musicalità delle Dolomiti che racchiude in sé tre varietà della viticoltura trentina: Pinot nero, Lagrein e Schiava. Varietà che danno vita ad un vino fine e al contempo stratificato, dalla bevibilità inebriante, sostenuta dalla sapida freschezza di montagna. Al naso si rivelano delicati ma nitidi profumi di rosa, di viola mammola che ben si accompagnano a sentori di mirto selvatico. Un sorprendente equilibrio per il palato.
Rosbatù è una parola metasemantica che fonde “rosa” e “sbatù”, termine dialettale trentino che indica una colorazione tenue, quasi pallida. La musicalità e il significato di questo nome, vogliono evocare l’eleganza tipicamente dolomitica di questo vino rosato, in pieno stile Corvée. Il risultato discende da tre delle varietà principi della viticoltura trentina: Pinot nero, Lagrein e Schiava.
ROSBATÙ | VINO
Il colore è nel nome: “rosbatù”, ossia rosato pallido, elegante, nobile. Le tre varietà danno vita ad un vino fine e al contempo stratificato, dalla bevibilità inebriante, sostenuta dalla sapida freschezza di montagna. Al naso si rivelano delicati ma nitidi profumi di rosa e di viola mammola che ben si accompagnano a sentori di mirto selvatico; in bocca è sorprendente l’equilibrio gustativo tra la fragrante piacevolezza del frutto dolce e la nota appena sapida del suo retrogusto.
ROSBATÙ | VINIFICAZIONE
Raccolta in successione di Pinot nero, Schiava e Lagrein. Pressatura “a lacrima”, decantazione statica dei mosti, fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio inox, affinamento sulle lisi per 6 mesi circa in carati da 225 litri di rovere francese di quarto e quinto passaggio, invecchiamento in bottiglia di 6 mesi circa prima della commercializzazione