Barbaresco Albesani Verticale 2015, 2016, 2017 in cassetta da 3 bottiglie - Santo Stefano - Castello di Neive
VERTICALE in Cassetta da 3 bottiglie :
1 x Barbaresco Albesani 2015
1 x Barbaresco Albesani 2016
1 x Barbaresco Albesani 2017
BARBARESCO
Denominazione di Origine Controllata e Garantita
ALBESANI - SANTO STEFANO
L’eleganza austera della Vigna Santo Stefano, grandissima Vigna di Langa. Chiaramente riconoscibile per la sua freschezza balsamica, chi si innamora non lo cambia più.
Uve: Nebbiolo
M.G.A. : Albesani
Vigna: Santo Stefano
Produzione: q / ha 72
Produzione annuale: 15.000 bottiglie
Alcool: 14,5% vol
VIGNA DI SANTOSTEFANO
Già nel 1742 Manfredo Bongiovanni, Conte di Castelborgo ritenne doveroso riprodurre la “Cassina di S. Stefano” nel Cabreo dei beni di famiglia.
Stefano doveva essere un Santo molto caro alla famiglia, se anche il loro altare presso la chiesa parrocchiale era ad esso dedicato.
Nel 1767 l’Architetto Giovanni Antonio Borgese, amministratore dei beni dei Castelborgo, scrive nel suo inventario:
“produzione di vino negro ammonta a brente (= storica misura di capacità piemontese pari a 50 litri) 536 delle quali 100 di “Nebioli” della “Cassina di S. Stefano”.
Significa che già allora i Castelborgo o i loro responsabili avevano capito che il Nebbiolo di Santo Stefano era unico, meritevole di essere vinificato e conservato a parte dagli altri.
Nel 1964, con l’acquisto del Castello, Giacomo Stupino acquistò anche parte dei vigneti di sua pertinenza.
Il «geometra Giacomo», come veniva chiamato in paese, conosceva molto bene i terreni di Neive e dintorni perché li aveva misurati praticamente tutti. Quando gli venne proposta la scelta tra la vigna di Santo Stefano - in parte incolta - ed altre già piantate in zone altrettanto famose, egli non ebbe dubbi.
Ricorda Italo Stupino: «Nostro padre scelse Santo Stefano, consapevole dell’enorme potenziale di questa collina unica ed irripetibile e questa fu ed è la nostra fortuna». Ed è sufficiente vedere la vigna dopo ogni nevicata per capire quanto avesse ragione...
La collaborazione con Bruno Giacosa
Nello stesso anno compare sulle etichette di Barbaresco di Castello di Neive e di Bruno Giacosa il riferimento al “Cru Santo Stefano” ed ha inizio una collaborazione che andrà avanti fino al 2011 senza contratti né obblighi legali.
Tra il 1967 ed il 1970 tutti gli incolti di Santo Stefano vennero reimpiantati.
Grazie a questa opera, oltre 6 Ha di Nebbiolo di Santo Stefano oggi hanno più di 50 anni con tutti i vantaggi qualitativi ben conosciuti.