Prodotto con il metodo ancestrale della naturale rifermentazione in bottiglia, da uve coltivate nella vocata zona del sorbarese.
Il sedimento e l'eventuale velatura sono una scelta naturale: nessuna filtrazione per proteggere la spontanea evoluzione del vino.
Dall'esperienza spumantistica dell'azienda nasce la scelta di mantenere il tappo a corona, per favorire l'ideale conservazione del vino.
Il metodo Ancestrale:
Le diverse particelle di Sorbara sono state vinificate in piccole vasche per esaltare maggiormente la peculiarità del territorio del vino. Prima del totale esaurimento degli zuccheri, durante la fermentazione, si travasano i vini in vasche interrate più fredde allo scopo di interrompere la fermentazione e mantenere una piccola parte degli zuccheri originali del mosto fino a primavera per l'imbottigliamento.
Non viene aggiunto nessuno zucchero si utilizza solo quello dell'uva.
Dopo gli assaggi delle diverse vasche, si forma la Cuvée di tiraggio, ovvero l'assemblaggio con il contenuto più indicato per donare alla cuvée eleganza e finezza.
Alcuni giorni prima dell'imbottigliamento, si prende una piccola quantità di vino proveniente dalla cuvée che ha così conservato una percentuale di zucchero che, unito alla parte restante del vino, fa ripartire la fermentazione degli zuccheri che alimentando i lieviti danno origine alla spuma.
Dopo l'imbottigliamento, le bottiglie vengono accatastate in locali a temperature intorno ai 9-10 gradi: la bassa temperatura rallenta al massimo la fermentazione e l'evoluzione del vino esaltando fruttato e freschezza.
Dopo un periodo minimo di 6 mesi, le bottiglie vengono poste in commercio.