Barolo Docg UnoperUno 2016
BAROLO DOCG UNOPERUNO
LA STORIA DEL BAROLO UNOPERUNO
La prima annata di Barolo Unoperuno è il 2010, nata quasi come un gioco, come una scommessa in famiglia.
Nella primavera del 2010 ad un pranzo di famiglia Elio servì una bottiglia di Larigi (barbera) 1986, notoriamente non una grande annata a causa di grandine e pioggia e un vino che raramente avevamo bevuto a causa delle pochissime bottiglie rimaste nell’ archivio di famiglia, con sorpresa però il vino ci stupì.
Questa grande bottiglia di Larigi 1986 nacque perché Elio, in un'annata molto difficile in cui la maggior parte delle uve fu danneggiata dalla grandine e dalla pioggia, decise di diraspare a mano per estrarre solo i pochi acini sani rimasti, nacquero così 2 barrique / 600 bts .
La vendemmia 2010 arrivò con quasi un ciclo vegetativo quasi perfetto ed un’ uva più bella che mai così pensammo: perché non provare e diraspare a mano gli acini del Nebbiolo? e perché non iniziare con Arborina il nostro storico vigneto di famiglia?
L'idea di fondo del progetto è quella di massimizzare la purezza del frutto nella macerazione, assicurandosi che non ci siano steli, piccioli, foglie, acini danneggiati, insetti indesiderati o qualsiasi parte estranea al frutto.
Il nebbiolo è molto difficile da diraspare alla perfezione perché i raspi e i piccioli sono naturalmente fragili e per quanto la macchina pigia-diraspatrice sia tecnologica e costosa, non è mai precisa come il lavoro manuale di un uomo.
Da qui la prima annata: 26 giorni di lavoro ad intermittenza tra le già normali 20 ore lavoro giornaliero che si fanno durante la vendemmia, è così che sono nate le prime 3 barrique / 900 bts. l 2010 non è mai stato venduto ed è stata la nostra prima prova.
Il nome è finalmente nato con la prima uscita ufficiale nel 2011: UNOPERUNO, nessun altro nome migliore spiegherebbe il lavoro dietro, un lavoro d'amore scrupoloso e che richiede tempo ed attenzione, un’ operazione che non è mai stato fatto prima d’ ora a Barolo .
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