Pignacolusse Pignolo IGT Venezia Giulia Jermann MAGNUM
PIGNA: riferimento alla varietà di uva Pignolo ed alla somiglianza del suo grappolo alla pigna.
COLUSSE: nome catastale del vigneto.
Il Pignolo è, come la Ribolla ed altri, un antico vitigno autoctono della Regione Friuli Venezia Giulia, varietà quasi scomparsa ed attualmente rivalutata da alcune aziende. Citiamo la definizione data negli anni ’30 dal Prof. Dalmasso che lo descriveva come: ”tipo singolare di vino, di lusso…”.
Abbiamo deciso di puntare su questa varietà in quanto riteniamo che il Pignolo esprima una forte personalità con una accentuata tipicità, dal sapore deciso, molto asciutto e ricco di tannino anche se nelle annate meno felici può risultare più rude e ruvido (somigliante così per certi aspetti al carattere dei friulani).
“L’etichetta” prosegue il pensiero del Capo Martino, cioè produrre vini importanti con varietà locali storiche e con metodi di produzione e vinificazione ancorati alla tradizione. A seconda delle annate nei profumi emergono la prugna secca, la carruba, il pellame, il cacao e il caffè, in bocca si rivela potente, robusto, con ampi tannini.
Tipo terreno
originato dal rilievo eocenico del Monte Fortino che ha determinato la diffusione di una estesa zona di materiali colluviali al suo intorno
Prodotto con uve
Pignolo
Esposizione
sud-ovest
Denominazione
IGT Venezia Giulia
Tenore d'alcool
13 - 14 >#/p###
Acidità
4,70 ÷ 5,70 ‰
Prima annata prodotta
1999
Durata vino prevista
8-10 anni
Affinamento
La lavorazione prevede la fermentazione in tini di legno per 2-3 settimane, con follature manuali ed un successivo affinamento in botti piccole di rovere nuovo per un periodo di 24/30 mesi ed è commercializzato qualche anno dopo la vendemmia.