Capo Martino 2019 Bianco Venezia Giulia IGT Jermann MAGNUM
Tipo di terreno: marnoso arenario
Tipo di allevamento: Guyot con viti per ettaro fino a 8700
Prodotto con uve: Tocai Friulano in maggior parte, Ribolla Gialla, Malvasia e Picolit
Esposizione: est-sud/ovest-sud
Prima annata prodotta: 1991
Tenore d’alcool: 13,5%
Acidità: 5,30 – 5,50‰
Durata del vino prevista: 8 – 10 anni
Capo Martino: prende il nome dalla collina acquistata nel 1991 nel cuore del Collio; vigna di 7,5 ettari rinnovata dal 1996 al 2003 con le stesse varietà tradizionali. Fermentato e affinato in botti di rovere di Slavonia da 750 litri per 12-16 mesi e commercializzato due anni dopo la vendemmia.
Esame degustativo: Capo Martino uvaggio tra Tocai F., Ribolla Gialla, Malvasia e Picolit. “Di un bel colore giallo dorato luminoso e sfavillante. Profumo intenso e complesso con note di frutta matura nostrana e tropicale e di fiori appassiti sfiorati da un leggero velo di vaniglia. Emergono mela, banana, nocciola, ginestra e passiflora. In bocca è un velluto. Ha un perfetto equilibrio gustativo, una delicata aromaticità, una persistenza infinita. Ottimo con purè di ceci con polpi saltati al rosmarino”.
(Duemilavini Guida 2006 A.I.S., Capo Martino 2003)
Cenni storici: Con la vendemmia 1991 abbiamo prodotto per una sola annata il “Piccolo Sogno verso una terra promessa”, per ricordare “il viaggio” del bisnonno Anton, intrapreso 110 anni prima, da Bilijana (ora in Collio Sloveno) a Villanova. Il “Piccolo Sogno” riprendeva le tradizioni e manualità delle generazioni passate. Avevamo scelto la Ribolla Gialla e il Tocai appassito in quanto varietà storiche. L’etichetta esprimeva gli elementi cari al mondo agricolo: il sole, l’acqua, l’uva come frutto della terra e i pesci come segno di religiosità.
Tutto questo pensiero e filosofia sono continuati con il Capo Martino per ottenere un vino che esprima sempre eleganza con corpo e complessità.