Nome
Batàr è un nome che si è evoluto nel tempo. Tra il 1988 e il 1991, il vino si chiamava Bâtard-Pinot ed era una miscela di Pinot Bianco e Pinot Grigio. Tra il 1992 e il 1994, il nome era Bâtard (senza "-Pinot"), perché Chardonnay era stato aggiunto alla miscela. Nel 1995 il nome fu cambiato in Batàr, al fine di evitare confusione con gli AOC francesi della Borgogna, i cui nomi contengono la parola "Bâtard" (Bienvenues-Bâtard-Montrachet, Criots-Bâtard-Montrachet e Bâtard-Montrachet)
Batàr è stato descritto come " un sogno di un bianco " dal famoso scrittore di vini Hugh Johnson, anche se forse non solo per la sua ricchezza, complessità e lunghezza, ma anche per il suo potenziale di invecchiamento. L'originale Supertuscan bianco fermentato in barrique è una miscela di Pinot Bianco e Chardonnay con il dono dell'eterna giovinezza che non solo sfida l'invecchiamento ma migliora nel tempo.
I vigneti da cui proviene Batàr sono stati coltivati biologicamente dalla prima vendemmia del vino nel 1988, prima di una conversione completa alle tecniche biodinamiche nel 2000. Le uve Pinot Bianco e Chardonnay sono lavorate attraverso la micro-vinificazione per consentire ai singoli lotti di sviluppare la loro migliore espressione .
Le uve vengono raccolte a mano in cassette da 9 kg e il succo viene estratto delicatamente con una pressa per vescica. Le fermentazioni alcoliche e malolattiche si svolgono in barrique francesi con bâttonage regolare, ma non troppo frequente, che crea consistenza mantenendo precisione e tensione. La maturazione in botte dura da 9 a 12 mesi. Una volta completato l'Elevage, i lotti vengono selezionati attraverso un ampio campionamento. Il vino della miscela finale viene trasferito in vasche di cemento per 6 mesi e quindi imbottigliato. L'ulteriore affinamento in bottiglia è consentito in cantina prima del rilascio.
Nessun prodotto di origine animale o sottoprodotto viene utilizzato nella produzione di questo vino, rendendolo adatto a vegani e vegetariani.
Batàr è formato da 50% di Chardonnay e 50 % di Pinot Bianco; sia la pressatura che la fermentazione delle uve avviene separatamente.
Questo vino complesso raggiunge la sua massima maturità dopo circa 4 anni; prima di questa data, potrebbe apparirvi ancora troppo chiuso.
Vi consigliamo, quindi, di conservarlo accuratamente e di consumarlo intorno al quarto anno di età, tenendo conto che il Batàr può essere invecchiato anche per 12 anni.
Batàr, vino non filtrato, può presentare particelle in sospensione che comunque non inficiano le sue qualità organolettiche.