Tipo di terreno: marnoso arenario Tipo di allevamento Guyot con viti per ettaro fino a 7900
Prodotto con uve: Chardonnay 97%
Tenore d’alcool: 13,5%
Acidità: 5,50 ‰
Durata del vino prevista: 8 – 10 anni
Affinamento: 11 mesi in botti piccole da 300 litri di rovere francese
Esame degustativo: “…Dreams…” da uve Chardonnay. Ha colore giallo paglierino risplendente. All’olfatto esprime fascino e complessità con profumi di rara eleganza e raffinatezza. Prevalgono sentori esotici di frutta matura, burro fuso, vaniglia, pasticceria. In bocca mantiene tutte le promesse dell’olfatto, le conferma e le impreziosisce con gentili sapori e sfumature aromatiche fresche e persistenti.
(Duemilavini Guida 2003 A.I.S., Dreams 2000)
Note: Dedicato all’album rock “The Joshua Tree” degli U2 uscito nel 1987 e in particolare alla canzone “Where the streets have no Name”.
Questo vino nasce con la vendemmia 1987 e nel corso degli anni il suo nome ha subito alcune variazioni. Il primo ciclo di nove anni con il nome “Where the Dreams have no end…”, aveva la particolarità di cambiare il colore della capsula ogni annata rifacendosi ai sette colori dell’iride più il bianco e il nero presenti sull’etichetta, cominciando dal bianco in senso antiorario. Sono, inoltre, raffigurate le quattro fasi lunari.
Nel 1996 diventa “Were Dreams, now it is just wine!” con la capsula blu sulla quale è stilizzata la cometa Hale-Bopp, questo per altri sette anni.
Infine nel 2003 ritorniamo un po’ all’origine con: “W…. Dreams … ……”, aggiungendo, sotto, l’anno del raccolto e disegnando Marte sulla capsula. I puntini da noi vengono interpretati in “Where Dreams can happen” comunque ognuno può avere diverse ispirazioni.
Curiosità: L’etichetta del “Where the Dreams have no end…” è stata utilizzata nel film di gran successo “The Parent Trap” della Walt Disney, commedia del 1998 diretta da Nancy Meyers e interpretata da Natasha Richardson, Dennis Quaid e Lindsay Lohan (gemelle).